Da Cinquant'anni il Centro Internazionale di Brera nella Chiesa e nella Canonica di San Carpoforo svolge in modo continuativo ed autofinanziato, una attività di promozione e produzione culturale d’avanguardia - in particolare nel campo delle arti visive, cinematografiche, teatrali, letterarie e multimediali - che si è sempre legata ai temi sociali nel segno della tutela dei diritti umani e che si è svolta grazie alla collaborazione con organizzazioni e personalità intellettuali ed artistiche di livello internazionale.
Il Comune di Milano ha affidato all’associazione CENTRO INTERNAZIONALE DI BRERA - che compie 40 anni di attività nel mondo dell’arte e della cultura all’interno del medesimo luogo ancora confermatole dall’Amministrazione - l’incarico per il recupero, la ristrutturazione e la conservazione architettonica della Canonica di San Carpoforo, per la Sala del Refettorio, e del Camminamento che univa la Chiesa al Palazzo degli Umiliati, oggi sede della Accademia delle Belle Arti e della Pinacoteca, nel cuore di Brera a Milano.
- Il complesso, sorto alla fine del III secolo per opera di Sant’Ambrogio e di Santa Marcellina, risale nella forma architettonica attuale al XII secolo, con l’ultima ristrutturazione realizzata dal Card. Federico Borromeo nel XVI secolo.
- Il Centro Internazionale di Brera occupa il sito con la propria attività dal 1977, iniziata già allora con il recupero delle strutture ormai abbandonate dalla fine della Seconda Guerra. Nel periodo prebellico solo una parte della Canonica era utilizzata per piccole attività artigianali. La Chiesa era praticamente in stato di precarietà. Il Centro Brera con il Comune di Milano operò immediatamente per la sua messa in sicurezza.
Dal Centro Internazionale Brera sono passati - tra i molti altri - protagonisti della letteratura, della scienza, del cinema e della musica come Vaclav Havel, il regista Waida, Lech Walesa, Sacharov, Jiri Pelikan, David Cooper, André Glucksmann, Bian Ino, Jack Lang (ministro francese della Cultura con Mitterrand).
Sono stati fatti conoscere, tra i molti altri, in Italia con i loro stage, l’Odin Theatre, la coerografa Pina Bausch e la filmaker Rebecca Horn.
Qui sono stati ospitati gli esordi di autori italiani, allora sconosciuti, come Roberto Benigni e Nanni Moretti, le grandi mostre di Jo’ Ponti e Titanus. Mario Merz e Arte e Società con gli artisti emergenti del momento. Tutte personalità presenti in occasione di manifestazioni a sostegno della libertà di espressione e di pensiero per la difesa dei diritti umani, molte delle quali organizzate dalla prima sezione italiana di Amnesty International che proprio nel Centro Brera aveva la sua sede operativa nazionale.
A partire dal maggio 2016 l’ultima Convenzione col Comune di Milano assegna al Centro Brera l’incarico del recupero storico-architettonico dei luoghi in concessione e il rinnovo dell’uso dei locali del piano terra e del Camminamento della Canonica. Il Centro opera dunque in contiguità con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori ed ora con il progetto Laboratorio Formentini (nella Canonica) e con l’Accademia delle Belle Arti (nella Chiesa grande di San Carpoforo).
Adiacente alla Canonica delle prime “Marcelline” (l’Ordine formale fu istituito solo a metà del 1800) sorge tutt’ora il palazzo signorile di sant’Ambrogio, una casa nobile, a destra dell’attuale chiesa. E’ un palazzo a pianta romana, con portico quadrato e le stanze di abitazione al primo e secondo piano. I due complessi - il Palazzo e la Canonica - erano uniti da un passaggio (oggi riscontrabile nei locali sopra il portone di ingresso), mentre l’attuale cortile-chiostro era un Camminamento da cui, oltre l’ingresso, si passava verso l’attuale area dell’Accademia delle Belle Arti, dove nei secoli successivi la ricca congregazione degli Umiliati (dediti alla tessitura e quindi alla finanza secondo la tradizione Templare da cui discesero) fondò la propria Casa in Milano dopo la principale in Viboldone (ora Abbazia cistercense) nei pressi di Cinisello.
In un documento del 1036 la braida o brera risulta già abitata dai fratres de Guercio.
Più che a una casa, dobbiamo pensare a una turrita rocca cittadina, che occupava l'area compresa tra gli attuali numeri civici 1-5. La rocca seguì la sorte di tutte le altre fortificazioni urbane quando venne smantellata dalle truppe imperiali dopo la vittoria del Barbarossa.
Qui nacque da Arderico, negli anni Venti dell'XI secolo, Anselmo, il primo dei da Baggio a entrare di prepotenza nella scena internazionale come papa, col nome di Alessandro II.
Nel 1760 la parrocchia di San Carpoforo si era ridotta tanto da avere ormai un solo parroco, e nel 1787 venne soppressa, divenendo sussidiaria della vicina chiesa di Santa Maria del Carmine, ove furono trasferiti i registri.
Ancora nel Seicento risulta frequentato un pozzo (collocato molto probabilmente nel cortile interno della Canonica, come sembra indicare una fonte a muro in pietra e una coperura in terra a quadrifoglio di granito rosa) del quale i fedeli bevevano ancora devotamente l’acqua, confidando che la santa Marcellina intercedesse per la loro salute. Acqua che a Milano è stata trovata in zona Isola e della medesima struttura di quella di Lourdes, ricca di particelle riflettenti luce che elimina per l’intensità ogni batterio, lasciandola sempre pura.
Il Centro Internazionale di Brera ha occupato l’intero edificio dal 1973.
Nel 1992 ha stipulato un accordo con l’Accademia delle Belle Arti (tuttora riconosciuto) per la destinazione della Chiesa grande ad attività di laboratorio e per manifestazioni espositive.
Nel 2014 d’intesa con il Comune di Milano ha lasciato parte dei locali a favore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori partner promotore della manifestazione annuale BookCity e da quest’anno partner della Fiera del Libro per l’edizione milanese. Il Centro Brera si riserva gli spazi al piano terra costituiti dalla Sala Refettorio adibita ora a CineTeatro ed il Cortile già Camminamento interno.
Nella Sala Refettorio (CineTeatro) è ora custodita la Biblioteca storica di Critica Sociale (la rivista socialista fondata da Filippo Turati nel 1891) e dell’Avanti!
Collocati nella Sala anche i mobili-libreria con il Fondo Matteotti che raccolgono la biblioteca privata di Giacomo Matteotti custodita per anni presso lo studio dell’ avvocato Galliano Magno, rappresentante di parte civile per conto della vedova Velia Matteotti, mentre i documenti dell’Archivio di Stato del processo di Chieti del 1926 sono in fase di digitalizzazione per la loro consultazione a Milano.
In cambio della ristrutturazione dei locali e del loro recupero storico-architettonico, il Comune di Milano ha approvato con Delibera di Giunta nel maggio 2016 gli scopi per l’uso degli spazi.
Oggi l’organizzazione della Biblioteca prevede la consultazione pubblica delle Collezioni di Critica Sociale e dell’Avanti!; l’allestimento di pannelli mobili per le esposizioni e mostre d’arte; la riorganizzazione del palcoscenico per piece teatrali, concerti, letture, presentazioni, convegni, performance.
In programma l’adeguamento del Cortile-Camminamento come di spazio di intrattenimento per aperitivi ed esposizioni, con piccoli concerti, letture, conferenze. Durante gli eventi sarà sempre organizzato il servizio di catering.
Lo scopo del nostro progetto è quello di favorire unitamente al sostegno della ricerca e dello studio, in particolare della cultura del riformismo socialista e della sua influenza sulla storia italiana, un luogo adeguato alla nascita di un libero associazionismo nella biblioteca per promuovere oltre l’orario di “chiusura” una esperienza come quella dei caffè letterari, l’incontro tra intellettuali, scrittori, artisti, gente d’ingegno per dar vita a un fine settimana di tre giornate esclusivamente dedicate alla creatività con il progetto di Biblioteca in Teatro, una “coda” dell’attività strettamente bibliotecaria, che fino alla mezzanotte del fine settimana favorisca manifestazioni creative nelle varie forme e discipline artistico-culturali con il piacere di una convivialità che sia allo stesso tempo edificante e associativa.
- La Biblioteca avrà cura di promuovere seminari di formazione storica utilizzando l’importante patrimonio culturale costodito in archivio (tra cui il fondo Matteotti-Magno e la Edizione nazione degli scritti editi ed inediti di Giuseppe Mazzini).
- La Biblioteca è anche uno spazio espositivo che in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti intende favorire la promozione delle migliori opere dei nuovi giovani artisti.
- Il Palcoscenico sarà utilizzato prevalentemente per manifestazioni di Teatro-Rivista, un modulo ormai perso nel tempo (la Rivista non nasce in edicola, ma in teatro), che utilizza più linguaggi (artistici, cinematografici, musicali, dialoghi e dibattiti) per affrontare e svolgere un tema scelto nell’arco di due/tre ore da trascorrere in modo dinamico, introdotto da colazioni o brevi dinners e intervallato con pause per la somministrazione di rinfreschi. Anche in questo caso la Prima scelta è a favore dei nuovi talenti artistici e della ricerca culturale.
- Il Cortile sarà sempre aperto al pomeriggio agli studenti dell’Accademia e al Circolo dei Giornalisti Milanesi. Nel secondo pomeriggio ospiterà eventi di diversa natura (dai concerti alle letture) con aperitivi. In caso di spettacoli e conferenze serali nella Biblioteca-Sala Refettorio, il Cortile-Camminamento avrà una funzione di foyer d’appoggio.
- Entrambi gli spazi, Sala Biblioteca e Cortile, sono soggetti a un calendario - durante o nell’intervallo delle iniziative in programma - per manifestazioni ed eventi proposti da terzi.
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